Chi l’ha detto che i progetti paralleli non s’incontrano mai?
Il lato positivo dei progetti paralleli è che ti offrono una specie di scappatoia, verso cui incanalare le idee che per qualunque motivo – aspettative dei fan, “brand identity” o banale vergogna – pensi non funzionino per la tua band principale.
Benjamin John Power è uno di quelli che ha saputo approfittare in maniera brillante della cosa. La sua musica da solista dietro il nome Blanck Mass, infatti, suona sì come la metà dei Fuck Buttons, ma con delle ben evidenti differenze.
Differenze che, manco a dirlo, fanno la differenza.
L’intersezione più che ovvia tra i due progetti è il muro di rumore elettrico contro cui vai a sbattere mentre ti avvicini a entrambi: è una cosa inconfondibile, che segna il marchio di fabbrica di BJP e ti permette di capire subito almeno in quale zona del futuro sei capitato. Però, mentre i Fuck Buttons prendono un’intuizione e ci ricamano lentamente sopra, aggiungendo a ogni passaggio nuovi nodi e fiorellini marciti, Blanck Mass ti sputa addosso tutto in una sola volta.
I suoi dischi sono la colonna sonora perfetta per questi tempi difficili e li raccontano in una maniera a suo modo immacolata: tonificano ma lasciano lividi, si dichiarano discordanti e neri nei loro temi principali, nascondendo però nelle ombre una fragilità che, in fin dei conti, suona confortante.
Il nuovo lavoro uscirà a metà agosto con un titolo che fa di tutto meno che tentare di scendere a compromessi: Animated Violence Mild. No Dice è il secondo singolo estratto e prova a fregarti con una specie di industrial-pop delicato e apparentemente sereno. Ma è un’incoscienza giocosa che ha un qualcosa di sinistro: come i palloncini di IT o la salopette di Chucky. Una carezza data col sorriso prima di una pioggia di schiaffi ghignanti.
Poi non dite che non vi avevamo avvisato.