Strani incubi carichi di melodia.
La pandemia e il conseguente isolamento che hanno caratterizzato la vita di chiunque negli ultimi anni, per alcuni autori, hanno rappresentato un momento di riflessione e anche la possibilità (vista lo stop a tutti i tour) di sperimentare qualcosa di nuovo e lanciarsi in avventure fuori dalla loro comfort zone.
È quello che ha fatto Alex Edkins: abbandonati momentaneamente per cause di forza maggiore i Metz con il loro hardcore punk, ha concentrato la sua creatività verso un sound meno aggressivo e alla chiara ricerca di maggiore melodia.
Il suo nuovo progetto si chiama Weird Nightmare e debutta con un album omonimo nel quale, tra attitudini noise e atmosfere da garage band anni Settanta, sfoggia la sua chitarra con un’energia punk fresca e meno seriosa della band madre.
Lusitania è il fiore all’occhiello di tutto l’album: costruita intorno a un’armonia anni Sessanta che trae ispirazione da 1st – primo lavoro dei Bee Gees, fantastico album a sua volta ispirato dai Beatles –, sottolinea tutta la volontà di Edkins di abbandonare le dissonanze e l’approccio chitarristico così particolare dei suoi Metz per abbracciare un nuovo metodo più tradizionale e immediato.
La soddisfazione dell’autore è pari a quella dell’ascoltatore: sembra quasi una forma liberatoria, uscire da un momento difficile attraverso nuova musica, perché quando tutto si fa più pesante è sempre meglio cercarsi momenti di leggerezza.