Il contatto a lungo agognato.
È un incontro di mani, questo pezzo, che, per certi versi, somiglia a un match di boxe. È una combinazione di colpi ben assestati, con una ritmica decisa e reiterata, che non lascia scampo e manda al tappeto. Nel video, Leah Walker – la regista che ha curato anche l’artwork del singolo – interpreta la canzone come un abbraccio, un incontro di corpi, di pelle e di volti. L’andamento lento e cadenzato sembra suggerire anche una tensione erotica: c’è una forte sensazione di intimità, conferita dalla costruzione molto minimale e dal finale esplosivo.
Send Me fa parte di Colourgrade, il secondo lavoro della cantautrice britannica Tirzah – nato dalla collaborazione con la producer Mica Levi (Micachu) e il musicista e DJ Coby Sey –, ed è un brano multiforme, non soltanto sul piano musicale: «Mi piace scrivere in modo da lasciare più libertà di interpretazione possibile,» dice lei stessa dei suoi testi sempre piuttosto ermetici, «quando si riesce a scorgere un significato, la sensazione è strana, ma molto bella. È un po’ come ricevere un messaggio dal passato o dal futuro».
E Send Me si trova proprio nella terra di mezzo fra il tepore dei ricordi e un ologramma impalpabile di ciò che verrà. Un suono di chitarra liquido si intreccia a mantra ipnotici, che parlano di amore, calore e guarigione. Tutti concetti che attecchiscono ancora più facilmente in un terreno in cui per lungo tempo sono mancati contatti e abbracci.