Quando i fantasmi ti sorridono.
Il folk è una musica popolare, e in quanto tale può rinascere ciclicamente. E se conosce bene le sue radici, arriva lontano mescolando mito e realtà, memoria e nostalgia. Questa la materia con la quale trafficano i Beautify Junkyards, portoghesi in giro da un decennio e finalmente approdati alla maturità. Partiti rileggendo brani altrui in larga parte provenienti dal folk britannico d’antan, si sono spinti un passo oltre grazie a una calligrafia sempre più persuasiva e – aggiunti aromi di tropicalismo – si sono stabiliti presso la Ghost Box, etichetta britannica di culto che ha fatto della hauntology una bandiera.
In tal modo hanno confermato la natura di anello della catena che dagli Stereolab conduce lungo una serie di nicchie temporali parallele dove incontriamo spiriti affini come Movietone e Pram, Broadcast e Vanishing Twin. Benché con diverse sfumature, ognuno ha costruito la propria estetica – sonora e non – da brandelli di un passato mai vissuto in prima persona fondendo concezioni trasversali del pop, ricami elettroacustici, atmosfere filmiche, psichedelia ed elettronica.
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Senza mai soccombere al revival – anzi, utilizzando i riferimenti come punti di partenza verso una personalità sfuggente e mercuriale – Dupla Exposição trasferisce dei Can ingannevolmente distesi tra i solchi di A Saucerful of Secrets – e poi solarizza la pellicola con bagliori da horror primi anni ’70 – in una magia che ci lascia in ugual misura inquieti e confortati. Come se durante una visita in una villa stregata decidessimo di chiuderci dentro e gettare via la chiave.