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Siouxsie and the Banshees: Mittageisen
1978 – la gioia di vivere, in uno scatto

Siouxsie and the Banshees
Mittageisen

Controversie di metallo nero.

Mittageisen è un gioco di parole tra i termini tedeschi “Mittagessen” (pranzo) ed “Eisen” (acciaio). La copertina del singolo riporta il collage “Hurrah, die Butter ist alle!” dell’artista teutonico John Heartfield.


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Il debut album dei Banshees è il primo di un poker d’assi che i nostri caleranno subito riservandosi così un posto d’onore nel gotha delle sette note. Con i Cure ancora nel garage di Smith a farsi le ossa, i Joy Division che stanno plasmando lentamente il loro sound tra palchi e demo e con un mese di vantaggio rispetto ai P.I.L., spetta a The Scream lo scettro di originario, vero disco che traccerà gli stilemi del post-punk. Lasciati ai collezionisti i cavalli di battaglia suonati dal vivo sino a quel momento, i nostri sfornano un platter dove il cadavere riottoso ancora tiepido dei Pistols viene deposto a favore di una visione macabra dell’esistenza, in cui il no future è adesso e non rimane che graffiare con le unghie i nostri corpi dall’interno.

Sin dall’incipit di Pure si capisce subito che non si è di fronte al solito disco punk, e la tagliente Jigsaw Feeling setta lo standard elevatissimo del disco. Malattie mentali, dipendenze, rapporti conflittuali, periferie aliene e paranoia dilagante sono i temi portanti di un album senza tempo, che suona ancora freschissimo grazie alla produzione coraggiosa di Steve Lillywhite. Avvolto da una copertina di Paul Wakefield che ritrae qualcuno immerso in una piscina perché «nessuno può urlare immerso nell’acqua», il disco è LA pietra miliare imprescindibile del post-punk.

Tutta la band macina riff al limite delle proprie possibilità e non c’è un brano minore che potesse essere in qualche modo escluso dal lotto. Vale la pena ricordare, tra le tante, Metal Postcard, danza nervosamente robotica e austera che venne ripubblicata su 7” l’anno successivo in lingua tedesca, come Mittageisen, inizialmente solo per il mercato teutonico. Curiosamente, il brano è assente da Once Upon a Time, sostituita dalla b-side Love in a Void.

Resta il fatto che il potere di due accordi con cui dare voce a delle intuizioni geniali è tutto qua, così come è palese il contrasto tra il messaggio antifascista del testo e la svastica indossata al braccio da Siouxsie nelle primissime apparizioni della band, una provocazione questa che porterà al gruppo non pochi problemi negli anni a seguire.

Ultima menzione per il testo: la propaganda nazista è pericolosa in quanto mai esplicita all’inizio. Il terrore di ritrovarsi a dover eseguire degli ordini in maniera automatizzata chiusi in casa e ripresi da telecamere mentre qualcuno fuori ci controlla (concetto poi ampliato in Monitor pochi anni dopo) è il centro del messaggio di allerta cantato dai Banshees. Era il ‘78.

Siouxsie and the Banshees 

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