Ci ripetiamo ossessivamente la favola bella del multiculturalismo, poi arriva una cantautrice di Brooklyn e ci spiega che cosa vuol dire. Your Best American Girl è la sua storia: una ragazza per metà americana e per metà giapponese che cerca sinceramente di essere come gli altri la vogliono, ma che in definitiva deve accettare quel che è. E cioè una diversa, una divisa a metà, una che lo stile di vita americano l’ha ereditato e non assimilato. La faccenda è raccontata attraverso una storia d’amore: la madre di lui ovviamente non è molto felice della relazione del figlio con la piccola giap. Il tormento, persino la rabbia di questo processo filtrano attraverso la musica, che passa dall’introduzione acustica e dalla voce limpida della prima strofa alle chitarre anni ’90 e alla voce straziata del ritornello. Triste e tormentata. I critici fichetti americani ci vanno matti.