Lo scorso aprile i Brujeria hanno pubblicato un singolo per il Record Store Day, azzeccando in tempi non sospetti l’esito delle elezioni presidenziali americane. Merito della lungimiranza di Juan Brujo, cantante e leader del collettivo che dal 1989 inscena a intermittenza questo divertente teatrino del cattivo gusto (all’inizio era della partita anche Jello Biafra). I narcotrafficanti satanisti messicani hanno paradossalmente supportato la campagna elettorale di Donald Trump, riconoscendogli le loro stesse finalità di agenti del caos. Li abbiamo appena visti esibirsi in un centro sociale milanese: sul palco imprecavano in spagnolo, brandivano il machete e ostentavano teste sgozzate di «güeros», mentre a fine serata sorridevano e parlavano tranquillamente con la gente. Il metal è anche questo – allerta spoiler: procuratevi un senso dell’umorismo.