Formazioni parallele che parallele non sono. Con il cuore punk, sempre.
Ecco la leggenda. Efrim Menuck dei Godspeed You! Black Emperor pare abbia deciso che era arrivato il momento di imparare a scrivere musica per davvero – con l’idea di mettere su una vera e propria orchestra (pensa che pirla: aveva già gli altri componenti del gruppo a disposizione) – per tributare a posteriori il proprio cane Wanda, morto di cancro. La metabolizzazione del dolore era troppo complicata: serviva un nuovo inizio, un progetto con cui ripartire da zero.
“Da zero” fino a un certo punto, ovviamente. Tirati in mezzo i compagni Sophie Trudeau e Thierry Amary, fonda quindi i Silver Mount Zion, side-project/collettivo che diventerà altrettanto seminale per i destini del rock orchestrale e sperimentale canadese.
La Constellation Records li fa esordire al il 6 marzo 1999 al Musique Fragile (che poi darà il nome a un’intera serie di uscite dell’etichetta) e nello stesso mese esce He Has Left Us Alone but Shafts of Light Sometimes Grace the Corner of Our Rooms.
Seppur complementare e strettamente legato al discorso magno portato avanti dalla main band, il progetto di Menuck (il cui nome altalenerà presto tra A Silver Mt. Zion, The Silver Mt. Zion Memorial Orchestra & Tra-La-La Band, Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra and Tra-La-La Band with Choir e Thee Silver Mountain Reveries) porta avanti uno spirito ancora più folkloristico, unendo radici di musica tzigana, rock da camera, generico post-rock, folk e musica minimalista. Anche se poi, in realtà, lui continuerà a definirsi sempre punk, a citare i Black Flag come influenza principale e a sostenere che gruppi come gli U2 siano colpevoli di “emozionalismo manipolativo”.
La mirabolante 13 Angels Standing Guard ‘Round the Side of Your Bed rende innanzitutto omaggio alla difficoltà con cui i Mount Zion concepiscono i nomi. Ma soprattutto – pensando che è uscita nel 1999, quando in classifica c’erano i Korn e i Backstreet Boys – mette in mostra coraggio e voglia di essere davvero un qualcosa di grande. Montréal 2 – resto del mondo 0.