In questo caso “fuori di testa” non è solo un eufemismo.
Qualunque cosa significhi la parola “punk” al giorno d’oggi, poche volte ci è sembrata più azzeccata come quando è servita a definire una delle esperienze più genuinamente incredibili di questi ultimi dieci anni. I Pertti Kurikan Nimipäivät erano un quartetto composto da quattro disabili mentali finlandesi alla ricerca di un improbabile riscatto attraverso la formazione di un gruppo punk.
Pertti Kurikan, il leader, e i suoi tre amici riscuoteranno un successo prima locale e poi europeo in virtù di una fede incrollabile nel potere del punk, di repertorio inedito grezzo ed efficace e di alcune cover come questa: un pezzo dei Devo. Mongoloid, cantata da loro e intitolata Mongoloidi, assume significati al tempo stesso provocatori e romantici. Il documentario a loro dedicato, The Punk Syndrome, è una visione obbligatoria per comprendere la forza di un termine come “punk”.