Quando nel 1986 i P.I.L. di John Lydon, ex Sex Pistols, suonarono al Paramount, ad aprire lo show furono chiamati i Green River. Mark Arm: «Scoprimmo che Lydon aveva richiesto che in camerino ci fosse un particolare tipo di poltrona con lo schienale reclinabile e altre bizzarrie. Si comportava come una rock star e francamente non ce l’aspettavamo: pensavamo che al punk fosse sotteso un certo significato. […] Alla fine della nostra esibizione dissi ai ragazzi del pubblico che se volevano vedere qualcuno che si era completamente venduto, allora dovevano aspettare solo qualche minuto. Nel backstage facemmo un po’ di casino. C’era Landrew dei Malfunkshun che aveva bevuto un po’ di vino, prendemmo il cibo del catering e lo lanciammo contro il loro tour bus. C’era un pezzo di carta sul fronte del palco, in corrispondenza del microfono, con su le iniziali J.L.: le cambiai in M.A. Insomma, li facemmo incazzare». Dopo il concerto Lydon scrisse Seattle, un brano apparentemente incentrato sull’alienazione urbana. Arm commenta scuotendo la testa: «Non sono mai riuscito a capire di che diavolo parlasse quella canzone. E non ho idea se avesse a che fare con noialtri».