Il film Cimitero Vivente era perfetto per George Romero: tratto da un romanzo di Stephen King, amico e sodale con cui aveva collaborato già per Creepshow nel 1982, metteva insieme zombie, cimiteri indiani, bambini assassini e la spaventevole calma apparente della provincia americana.
Romero aveva lavorato con King alla sceneggiatura («Non ho scritto una parola, ho solo fatto qualche taglio»), e addirittura il New York Times riportò nel giugno del 1984 che i diritti erano stati ceduti allo stesso regista “con una stretta di mano”.
↦ Leggi anche:
CJ Ramone: Blue Skies
Ma poi qualcosa andò storto – vatti a fidare delle strette di mano – e la direzione del film venne affidata a Mary Lambert, che fino ad allora aveva avuto esperienza soprattutto di videoclip (presente i video di Madonna degli anni ‘80? Ecco, li ha girati tutti lei, da Material Girl a Like A Prayer).
I Ramones compaiono nel film con ben due pezzi: oltre al classico Sheena Is A Punk Rocker, c’è anche questo brano omonimo, scritto appositamente da Dee Dee Ramone (con l’aiuto del fido produttore Daniel Rey). Canzone squadrata, orecchiabilissima, autoironica, con un testo scritto dal bassista in un’ora – così narra la leggenda – e un videoclip – ambientato in un cimitero, ovviamente – che si guadagnò migliaia di passaggi su MTV e diede loro sicuramente più notorietà di quanto non la stessa partecipazione alla pellicola.
Peccato che poco dopo l’uscita di Pet Sematary l’instabile Dee Dee decise di lasciare la band e darsi a un inedito e poco fortunato rap’n’roll a nome Dee Dee King. Ma questa è un’altra storia.