The Walking Nerd.
«Heya Tom, it’s Bob from the office down the hall / Good to see you buddy, how’ve you been? / Thing have been OK for me, except that I’m a zombie now».
È ormai difficile non imbattersi nel nome di Jonathan Coulton quando si va a spulciare nel novero dei grandi cantautori nerd americani. Dopotutto chi, a un certo punto nella vita, non si è ritrovato a cantare sotto la doccia una canzoncina sugli zombie? Alla fine tutti siamo un po’ cresciuti a pane e Romero. O comunque abbiamo almeno visto un paio di puntate di The Walking Dead.
Qui Coulton porta il tema “non morti” in un territorio più folk rock, ma sempre permeato da quella cultura geek da college americano, figlia di ore e ore passate in camera a masticare robaccia e perdersi le giornate di sole. Qualcuno apprezza non poco però, visto che Artifical Heart (2011) riesce anche a essere un discreto successo di Billboard.
Poco dopo aver fatto parte del coro a cappella dell’Università di Yale (i celeberrimi – almeno nel cortile dell’università – Whiffenpoofs), Coulton si imbarca in un supergruppo (chiamato appunto Supergroup) con il produttore televisivo Eric Salat e l’autore di successo Darin Strauss, per poi darsi alla programmazione informatica in una compagnia di software newyorkese. Cos’altro serve per dichiararlo ufficialmente un vero guru del geekism in tutto e per tutto?