Pochi bit, ma buoni.
Ed eccoci al capitolo sul merchandising nerd applicato al campo musicale. Qui si parla di ragazzotti che hanno fatto delle t-shirt dei supereroi il loro abbigliamento standard, sia per cerimonie di diploma che per uscite galanti.
In crescita costante ancora oggi, la band nasce a Chicago alla fine del 2010 e da allora non ha mai smesso di affinare la propria combinazione di pop rock con elementi chiptune, ricca di suonini elettronici presi dal buon vecchio Nintendo Game Boy. Ovvero il termine “geek rock” fatto bit, nella sua accezione più legata alla musica e meno alla semantica.
Non che il materiale contenuto – o l’estetica e l’appeal – siano divergenti. Anzi. Gli I Fight Dragons incaranano tutta la facciata nerd dell’America liceale più contemporanea, in cui anche una bella influencer può postare foto di lei che si sveglia la mattina con il pigiama di Zelda. E andare anche a un party con la maglietta di Super Mario o Metroid.
«O tempora, o mores!» diceva qualcuno. E forse – ci piace pensare – non è poi così male. Tutto sommato un concerto dei ragazzi di Brian Mazzaferri, in cui figura anche la bella Laura Green, ce lo vedremmo anche volentieri.