Balla balla, ballerino. Anche se sei nerd.
Poche definizioni sanno di pregiudizio come “intelligent dance music”.
È un fatto assodato – anche se per qualcuno, vedi sotto, rappresenta più il proverbiale elefante nella stanza – che il rock, come qualsiasi altro genere, vive anche di stereotipi e clichés. Un rock che, ricordiamolo, è sempre stato anche musica con la quale ballare. Però c’è ancora gente che «eh ma le chitarre…». Gente che dai Clash e dai Talking Heads (New Order, Chemical Brothers e LCD Soundsystem per loro sono troppo) non ha imparato nulla.
Noi invece – che in tasca abbiamo il santino della buonanima di Andy Weatherall e tiriamo a lucido il palco e la pista da ballo – ci consegniamo volentieri a questo gioiellino scolpito dagli Holy Fuck con il cantante degli Hot Chip. Una perfetta sensualità da nerd che non è un ossimoro, piuttosto un esempio di stile.
Sfoglia synth-etica a lievitazione costante, Luxe si avvolge inquieta su un ritmo stranito e tuttavia danzabile. In equilibrio tra ritrosia ed emozione, Taylor sale al proscenio, gioca di ripensamento alla metà esatta di sei minuti sei – una citazione di Moroder, forse – e infine (si) convince che la vita è bella anche se non puoi tirare l’alba in un club per i motivi che sappiamo.
Emo dance, anyone?