Dove imparerete cos’è il fenomeno dell’apofenia.
Il cambiamento fa bene – chiedetelo ai Dark Tranquillity, che negli ultimi quattro anni hanno perso due pezzi storici del gruppo come Martin Henriksson (il quale per non lasciare adito a dubbi, l’ha messa giù brutale: «Ho perso ogni passione riguardo alla musica suonata») e Niklas Sundin (più sfumato, in sostanza non ha più voglia di suonare live, il che nel 2020 è chiaramente una motivazione inoppugnabile).
Poco male: i due dimissionari in secca motivazionale sono stati prontamente sostituiti e il risultato è un disco finalmente ispirato dall’inizio alla fine, come non succedeva da tempo. Un brano come Remain in the Unknown è lì a dimostrarlo: e perdonerete l’elenco puntato, ma i motivi sono più d’uno ed è bene metterli in chiaro, come fosse la lista della lavandaia di Eco (nel senso di Umberto):
↦ Leggi anche:
Dark Tranquillity: Forward Momentum
Morale della storia: mentre voi in pieno lockdown facevate gli aperitivi tristi davanti a Zoom, Mikael Stanne si studiava l’opera omnia di Klaus Conrad – lo psichiatra tedesco che definì appunto questo fenomeno. E ora lui (Stanne) è fuori con un nuovo ottimo disco, e voi avete solo il fegato un po’ più grosso. Vi paiono abbastanza connesse le due cose? No? Apofenia!