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Una volta alla settimana compiliamo una playlist di tracce che (secondo noi) vale davvero la pena sentire, scelte tra tutte le novità in uscita.

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... Tutte le tracce che abbiamo recensito dal 2016 ad oggi. Buon ascolto.

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A volte è necessario approfondire. Per capire da dove arriva la musica di oggi, e ipotizzare dove andrà. Per scoprire classici lasciati indietro, per vedere cosa c’è dietro fenomeni popolarissimi o che nessuno ha mai calcolato più di tanto. Queste sono le storie di HVSR.

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Tones on Tail: Rain
Quando ti cade qualcosa nell'erba alta

Spezzare sensazioni non appena piove.

Quando si effettuano registrazioni analogiche usando bobine professionali sui cosiddetti registratori “reel to reel”, il tecnico di solito registra anche una serie di toni di riferimento, in modo che quando il tutto viene riprodotto, il livello sonoro e l’intervallo di frequenza corrispondano fedelmente ai valori ottenuti al momento della registrazione. Spesso riguarda onde sinusoidali di una certa altezza (frequenza), come 1 kHz e 400 Hz, in molti casi integrate con frequenze di 10 kHz e 100 Hz per la risposta di alta e bassa frequenza. I toni di riferimento all’inizio del nastro sono chiamati “toni di testa”, quelli alla fine del nastro “toni di coda”.


Nati come side-project nel 1981, i Tones on Tail debuttano nel marzo dell l’anno successivo. Sono formati da Glenn Campling (un roadie della band) al basso e Daniel Ash a tutto il resto, nucleo che venne raggiunto da Kevin Haskins in seguito allo scioglimento dei Bauhaus nel 1983. Una manciata di singoli ed EP, un album (Pop), una hit in Canada e in minor parte negli Stati Uniti (Go!) per una discografia senza un momento minore, dove la voglia di sperimentare di Ash si rivela senza freni e perfino le B-sides sono autentici capolavori.

Dalla simil-elettronica alla darkwave, dai gospel tossici alle ballate crepuscolari, dai brani che si potevano ascoltare sia a 33 che a 45 giri al pop psichedelico, dall’anti-rock a quello che vi pare. Ovviamente con un curriculum del genere non avranno il successo meritato e si scioglieranno nel 1984 dopo una manciata di concerti in Inghilterra e America.

Rain è il brano che chiude magistralmente il loro unico LP e la loro carriera, tra nastri al contrario, echi soffici e melanconici, ebow, basso a 8 corde, tastiere alla Decades, e un poco di malinconia per una band che ha seminato molto di più di quello che ha raccolto. Un gruppo da riscoprire in toto. Magari con la compilation Everything!

Tones on Tail 

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