Una storia a ritroso, dal Belgio della madre all’Italia del padre.
Nata a Charleroi da madre belga e padre italiano, Mélanie de Biasio inizia da bimba a studiare balletto, mentre a 15 anni si avvicina al rock. Poi il conservatorio per il canto, costruendosi una solida canzone nonostante un’infrazione polmonare le richieda uno stop di un intero anno alla voce, periodo dopo il quale mette a punto quello che forse è il suo più riconoscibile canto sussurrato.
Quattro album in dieci anni e ora Il viaggio, suo ultimo disco, registrato sia in Italia che in Belgio, riprendendo a registrare musica dopo tre anni, nei quali ha lavorato alla creazione dell’Alba, 1.325 metri quadrati di residenza artistica nell’ex consolato italiano di Charleroi.
Il viaggio riprende in Abruzzo – in provincia di Pescara, a Lettomanoppello, luogo di origine di molti minatori finiti a Marcinelle – dove Mélanie riesce a ricollegarsi alle loro storie, alle loro speranze, al viaggio che dovettero affrontare.
Mi ricordo di te è un porsi verso qualcuno, verso quanti hanno segnato, arricchito, accompagnato la sua storia. Il paesaggio che semplicemente scorre nel video, la scelta della lingua che omaggia la partenza di suo padre, il ricordo incastonato fra le azioni degli umani e le forze della natura.
Ah, una musica bellissima e toccante, ça va sans dire. Mi ricordo di te, come tutto Il viaggio, è una canzone in un disco da tenersi stretto al cuore.