La Francia incontra New York e genera figli psichedelici, sorridenti e luminosi.
Le Temple Volant è l’unione fra la cantante francese Melody’s Echo Chamber (alias dietro al quale si esprime Melody Prochet) e l’ensemble newyorchese dei Crumb (nella ballotta troviamo Lila Ramani, Bri Aronow, Jesse Brotter e Jonathan Gilad). Insieme creano tre minuti di scarto dove sembra si uniscano i mondi di Serge Gainsbourg e Twin Peaks, in un soleggiato e bizzarro viaggio sulla costa insieme a enormi formiche e la stupenda sensazione di essere in comunione con quanti ci circondano.
Annusando l’aria si sentono profumi di Tim DeLaughter e fors’anche di Flaming Lips, artisti bravi come pochi a esondare elegantemente con il proprio pop dai canali abituali di questa musica. Tutto diventa fatato e bizzarro e non resta che cercare un brucaliffo che si prenda cura di noi. Musica leggerissima, utile per levitare e poco altro, musica che riesce a entrarci sotto pelle come quelle alle quali poi ci affezioniamo. Musica irresistibile che si attacca a immagini del nostro passato e che torna a presentarci il conto.
Fortunatamente siamo così ubriachi della loro bellezza e dalla loro impalpabilità che riusciamo a rispondere solo a sorrisi e a salti fra una nuvola e l’altra. Ci saranno momenti bui per andare a carpire sofferenze e ritorni ombelicali. Qui grazie alle loro soffici esibizioni voliamo anche noi, invitando fattori, popolo e quant’altri a questa bellissima festa. Il gioco funziona benissimo e anche se siamo al decimo ascolto siamo pronti ad avanzare finché necessario, sulle ali di su questa musica meravigliosa.
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