Famolo strano.
Da quando Taja Cheek ha iniziato a proporre musica con il nome di L’Rain, non ha mai smesso di inseguire una visione alternativa di tutto quello che rientra nell’ordinario. L’originalità della sua proposta risiede proprio nel modificare la realtà alterandone le regole, creando così una nuova normalità apparentemente dissonante, ma che assume con il tempo sembianze più familiari, come quando si entra improvvisamente in un luogo completamente buio e ci si abitua lentamente all’oscurità, riuscendo infine a distinguere i contorni e a orientarsi senza fatica.
Anche Pet Rock segue questo processo di continua trasformazione, mostrandoci la trasfigurazione acida di una ballad indie-rock per poi evolversi in una trama psichedelica a tratti inquietante, in un crescendo che sfuma e poi si interrompe bruscamente, per giocare continuamente con l’inatteso, l’inaspettato.
In questo senso, dentro l’album I Killed Your Dog, L’Rain ci mostra la sua idea di arte: una miriade di tasselli colorati, accostati secondo il suo particolare gusto in uno stravagante collage fatto di strati sovrapposti, sperimentazioni sonore e accostamenti onirici.