Pena ed espiazione lungo il cammino di Dio.
Kristin Hayter ha intrapreso una discesa nelle lande di una fede veterotestamentaria, ritirandosi in Pennsylvania per vivere un personale cammino di espiazione e incontro con Dio. L’artista californiana ha vissuto molte vite, ognuna delle quali permeata sempre da una ricerca del divino nella dissoluzione e in quel fuoco eterno che inizia a consumare le anime già sulla terra. Il moniker LINGUA IGNOTA, mutuato dall’omonimo sistema alfabetico mistico costituito da 23 litterae ignotae inventato dalla badessa Ildegarda di Bingen, era programmatico nell’ottica di una totalizzante visione mistico-esoterica.
Oggi Kristin acquisisce un nuovo nome, ovvero quello di Reverend Kristin Michael Hayter con un nuovo album intitolato Saved! in uscita a ottobre e di cui All of My Friends Are Going to Hell è il primo estratto. Se prima l’arte della Hayter era incentrata sul descrivere la deriva del peccato e il relativo allontanamento dal baricentro della vita vera, oggi il rinnovato equilibrio è dato dalla necessità di abbracciare la salvezza attraverso i principi del cristianesimo carismatico. La nuova linea è dettata dal Pentecostal-Holiness Movement e la sua disciplina di avvicinamento a Dio reso possibile solo tramite un’esperienza trascendentale e di rinuncia a ogni forma di materialismo.
All of My Friends Are Going to Hell è un gospel registrato su un nastro sottoposto a svariate sovraincisioni per ottenere un effetto di consunzione, quasi come se ci si trovasse di fronte a un manufatto archeologico appartenuto a un altro tempo e addirittura non concepito per l’ascolto. La voce è inquietante nella sua metallica ieraticità, si muove in vibranti reiterazioni armoniche svuotate da ogni sfumatura emotiva. Contenitore privo di senso, pura ipnosi funzionale al messaggio: «Come sarai quando verrà la fine, così sarai quando dovrai affrontarla». Amen.
Reverend Kristin Michael Hayter Kristin Hayter Lingua Ignota
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