Il grande trip dell’elettronica del futuro, coi suoni della memoria.
Come si fa a non prendersi bene quando si sa che Daniel Lopatin, in arte Oneohtrix Point Never, torna con nuova musica? Come? Non lo si conosce? Andare subito a recuperare tutto (!!!) il materiale prodotto, compreso lo splendido lavoro di colonne sonore con i Safdie Brothers.
Già, perché è da lì – da quell’immaginario da cui è difficile staccarsi, da quelle trame fumose e tutte newyorkesi, da quella malinconia che è un marchio di fabbrica, da quella fotografia – che il nuovo video di A Barely Lit Path prende spunto, mentre immerge i due crash tester in un trip di quasi lynchiana memoria. E la musica è ancora una volta un melting pot di tutto ciò che l’elettronica colta può riuscire a offrire, sia in termini di profondità di texture sia di immediatezza.
A Brooklyn probabilmente si respira aria buona per queste atmosfere ambient-drone che sanno di vecchi synth e altra roba vintage e confermano la fortunata considerazione secondo cui la musica di OPN è un pop-ipnagogico «simile a uno specchio incrinato che rinfrange i suoni del passato».
Memorie di memorie, chillwave di sicuro impatto emotivo e trip come se si stesse sognando sulla luna. Ancora una volta Lopatin colpisce nel segno e si conferma come uno dei leader nel campo in cui ama giocare. Noi lo guardiamo e lo ascoltiamo divertirsi, ancora una volta pienamente compiaciuti.
Oneohtrix Point Never Daniel Lopatin
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