Tornare a livelli altissimi danzando al ritmo di un valzer nero.
A volte, dopo decenni di carriera, collaborare con qualcuno non solo può essere uno stimolo, ma addirittura diventa il detonatore che fa (ri)esplodere la creatività riportandola ai fasti passati.
È quanto successo a Barry Galvin, deus ex machina dei Mephisto Walz, che per il nuovo singolo si è avvalso della collaborazione dei Blue Hour, band con la quale aveva già collaborato in veste di ospite e produttore per il singolo Cold and Bare.
Qui i ruoli sono invertiti e, su una tessitura che è tutta un valzer mefistofelico (anche nelle ritmiche), Brian Hodges ci mette del suo mentre la splendida voce di Marselle prende le redini del brano e lo porta verso un livello superiore. Sognante, psichedelica, sensuale e romantica, Sixth Sense si colloca a metà strada tra le atmosfere plumbee di Terra-Regina e quelle più ariose (per quanto possibile) di Immersion II, risultando a conti fatti la cosa più vicina al periodo classico dei Mephisto Walz, ovvero quello con Christine Leonard alla voce.
Incredibile come la chitarra di Galvin (la più gilmouriana della scena goth) rimanga così unica e riconoscibile dopo più di trentacinque anni: una Telecaster modificata che ha fatto storia e che continua a rapire le orecchie e il cuore di chi ascolta.
Attenzione però, questo brano crea dipendenza: impossibile non schiacciare repeat in continuazione. Anime nerovestite, è tornato il momento per vestirsi e danzare sul valzer più famoso dell’underground.
Mephisto Walz The Blue Hour Barry Galvin Brian Hodges Marselle Hodges
↦ Leggi anche:
The Blue Hour: Cold and Bare
Mephisto Walz: Skin 2020
Nox Novacula: Last Will and Testament
Blood Dance (feat. Bari Bari): Burn Slow
The Spiritual Bat: Warrior