Capelli corti e un bel carico di sana malinconia.
È Don Giovanni Records a occuparsi del debutto di Maura Weaver, girovaga con più progetti musicali alle spalle che centimetri di capelli. Ma è giusto così, che Sunshine sembra essere una tristissima ballata sugli uomini sbagliati incontrati durante una giovane vita. È corredata soltanto da una chitarra e una splendida voce, naturale e commovente, con dei fili di suono in secondo piano.
L’immobilità di Maura nel video sembra rappresentare l’arrendevolezza di fronte a qualcosa che si è irrimediabilmente perso, ma siamo certi si tratti soltanto di un primo passo nella corretta direzione: quella di mettersi davanti a un microfono, chitarra alla mano, esorcizzando quanto c’è da espellere.
La fiducia costruita negli anni rispetto all’etichetta originaria di New Brunswick è enorme e Maura ci sembra pronta a stringersi a noi nei mesi che ci aspettano. A un primo ascolto si sentono influenze pop e cantautorali, ma il pizzicato delle corde e il suo passato punk promettono evoluzioni che potranno riservare grandi sorprese davanti al caminetto.
I riferimenti principali sono molteplici ma non vorremmo caricarla di paragoni forse prematuri. Di sicuro ha una sua voce – bellissima –, sei corde che suonano in maniera cristallina, esperienza e fegato.
Toccherà andare a spulciare i suoi progetti precedenti, come i Mixtapes, Ogikubo Station, The Homeless Gospel Choir, Direct Hit!, The Mimes e Boys.