New Music

Una volta alla settimana compiliamo una playlist di tracce che (secondo noi) vale davvero la pena sentire, scelte tra tutte le novità in uscita.

Tracce

... Tutte le tracce che abbiamo recensito dal 2016 ad oggi. Buon ascolto.

Storie

A volte è necessario approfondire. Per capire da dove arriva la musica di oggi, e ipotizzare dove andrà. Per scoprire classici lasciati indietro, per vedere cosa c’è dietro fenomeni popolarissimi o che nessuno ha mai calcolato più di tanto. Queste sono le storie di HVSR.

Autori

Chi siamo

Cerca...

IJdelheid: Look at All We Lost!
Si sta come d'autunno, sotto gli alberi, i blackster

IJdelheid
Look at All We Lost!

Pioggia, vento, dolcevita, malinconia e musica.

Quando nel 2022 uscì Unholy, debutto discografico del progetto IJdelheid, furono in molti a rimanere spiazzati. Ruben Wijlacker, unico membro della band, era già noto nel giro musicale in quanto polistrumentista e voce dei post-blackster Grey Aura, gruppo olandese che aveva pubblicato quattro album tutt’altro che banali. Eppure la sua nuova creatura, pur nutrendosi degli stessi stimoli e tematiche, utilizzava strumenti apparentemente agli antipodi rispetto al progetto madre, spostando il tutto verso il folk più nero, condito da voci sognanti e arrangiamenti delicati ma mai noiosi.

Torna oggi con un album e un singolo che corregge lievemente il tiro senza però perdere in efficacia e ispirazione. Look at All We Lost! è un’introduzione perfetta ad Alas, I Am Morbid!, in quanto riprende le strutture del precedente lavoro, ma ne modifica la texture, alleggerendo (per quanto possibile) le atmosfere e lasciando un respiro più ampio ai dettagli e alle atmosfere. Quasi come se Jonathan Húlten fosse andato a cena con il Tobias Forge più acustico e intimista. Cosa che a prescindere sicuramente è successa varie volte, ma qui c’entra poco il rapporto tra il papa dei Ghost e l’ex Tribulation.

Ciò che conta è che questa nuova release di IJdelheid ha un appeal incredibile, e risulta essere non solo il compendio perfetto per i lavori dei Grey Aura, ma anche un’entità completa a sé stante, dove nei limiti del genere è quasi impossibile trovare dei difetti. Crepuscolare e sussurrata, è la colonna sonora ideale per l’autunno che ci abbraccia.

IJdelheid Ruben Wijlacker Grey Aura Jonathan Húlten 

↦ Leggi anche:
Jonathan Húlten: Dance of the Water Spirits
Tribulation: Hamartia

Vuoi continuare a leggere? Iscriviti, è gratis!

Vogliamo costruire una comunità di lettori appassionati di musica, e l’email è un buon mezzo per tenerci in contatto. Non ti preoccupare: non ne abuseremo nè la cederemo a terzi.

Nelle ultime 24 ore si sono iscritte 4 persone!