Abusi sepolti nella memoria e altri appena scoperti.
Child of Sin è il brano che ha dato anche il titolo all’ultimo album di Kovacs e rappresenta, nella sua costruzione, una specie di brano da musical, una stranezza e una sorta di anomalia all’interno di un lavoro pop pieno di ottimi arrangiamenti e valorizzato dalla voce soul di Sharon. Il testo racconta un percorso di scoperta dell’amore contraddistinto da episodi di violenza (l’autrice ha dichiarato di essere stata vittima di abusi in giovane età), che lascia intendere abbiano avuto una matrice familiare e siano poi la causa di scelte sbagliate e amori malati.
La scelta di farsi affiancare nel canto e nella composizione dal leader dei Rammstein – mister Till Lindemann – dona al pezzo un senso di drammaticità e tensione che funziona bene. La realizzazione del video aumenta questo senso di mancato riscatto e perdono: mentre Sharon tenta di liberarsi dai traumi del suo passato (simboleggiato da un vano tentativo di pulirsi mentre l’acqua si trasforma in un liquido nero), dall’altra parte Till sembra essere il carnefice che sgrana gli occhi ricordando i suoi indicibili peccati.
Non possiamo infine non cogliere l’occasione per citare il fatto che l’uscita del video stesso è stata ritardata non poco, a cause delle recenti accuse a Lindemann, attualmente indagato dalla procura di Berlino per abusi sessuali commessi dopo aver drogato alcune ragazze alle sue feste post-concerto. Accuse che hanno avuto anche altre ripercussioni: la Universal, label dei Rammstein, ha comunicato di aver interrotto ogni rapporto di collaborazione con la band e anche la casa editrice Kiepenheuer & Witsch, che ha pubblicato i libri di Lindemann (In stillen Nächten e 100 Gedichte), ha pensato bene di rescindere immediatamente il contratto con il cantante.
Perfino i membri della band sembrano ora prendere le distanze: il batterista Christoph Schneider ha dichiarato che per quanto le accuse possano in futuro non avere rilevanza penale resta il fatto che Till abbia avuto comportamenti a suo avviso discutibili, inappropriati e inaccettabili. Insomma, Till Lindemann sembra proprio essersi messo nei guai e uscirne non sarà affatto facile.
Alla luce di questo, tornando al tema di Child of Sin, con il senno di poi la scelta (ovviamente a suo tempo inconsapevole) del feat non poteva essere meno azzeccata.
Kovac Till Lindemann Lindemann
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