Il ritorno del grande vagabondo.
Me lo ricordo bene, io, Only Child, quell’album stracolmo di piccole perle pop a nome Grand Drifter, uscito nel 2021. Da allora ho sempre tenuto un orecchio aperto nella sua direzione, consapevole di potermi fidare, abbracciando alla cieca qualsiasi sua nuova ricerca.
Sono passati due anni ed eccoci, finalmente: Beautiful Praise nulla è che una fantastica caramella, con un aroma che ci riporta alla nostra tenera età, a quell’era in cui i filmati erano in Super8, le donne intoccabili e stupende, il mondo magico.
Il disco uscirà a fine estate, inizio settembre, giusto giusto per goderselo per qualche settimana in vespa prima di riporlo in auto, fra il traffico, fuggendo via con la mente. Intanto gireremo questa bella lode fra i verdi prati estivi, fingendo di saper suonare la chitarra come Andrea Calvo, riuscendo ad andargli magari vicino con la voce, cercando di non sfigurare intorno a quella che è una splendida marcetta melanconica e solare allo stesso tempo: il classico brano che ai tempi belli sarebbe uscito alla lunga come una delle migliori B-side, selezionata per il nostro bello o la nostra bella. Gli archi a ornare il pathos e l’impossibilità di stare fermi con i fianchi: tre minuti tre, dannata musica pop, quella che ti entra sottopelle, ti cambia la giornata e ti illumina il viso a sentirla canticchiare da qualcun altro a te vicino.
Come al solito uscirà per Subjangle, illuminata etichetta sudafricana che dimostra di avere un gusto mirabile, andando a esaltare le eccellenze italiane (di casa anche i torinesi Smile, ora mutati in The Wends, assolutamente imperdibili). Fateci un giro senza paura, scoprirete mondi da non lasciare mai più.