Raccontare la vita attraverso la morte.
Se Dave Grohl è da sempre un volto così rassicurante e familiare è sicuramente perché – forse involontariamente – è riuscito negli anni a far prevalere il suo aspetto umano rispetto al, seppur notevole, lato artistico. Nei trenta e passa anni sotto la luce dei riflettori, il leader dei Foo Fighters ha sempre dato l’impressione di essere una persona vera, dimostrandolo con la sua musica, con le esibizioni live o nelle occasioni pubbliche.
Non è soltanto una questione di carattere, ma anche la capacità di saper restituire attraverso le canzoni l’essenza profonda di alcune sensazioni che fanno parte della vita, e di saper scavare dentro le emozioni fino a tirarne fuori il nucleo, l’essenza, il carattere primario.
Nella vita di Dave Grohl ci sono stati dolori pubblici – come la perdita di Kurt Cobain e quella di Taylor Hawkins – che nostro malgrado tutti conosciamo, così simili e così diversi. E poi ci sono quelli che riguardano soltanto la sfera privata, come la morte della mamma Virginia, andata via la scorsa estate.
Show Me How muove proprio dal dolore personale e lo trasforma in una sensazione comune, condivisa, immediata e potente, partendo da un grande senso di smarrimento, fino ad arrivare alla dolorosa consapevolezza di un futuro necessariamente diverso, con una nuova fatica da caricare sulle spalle. Un brano etereo e profondo, la cui forza espressiva è sottolineata dalla voce della figlia di Dave, Violet, come se il cerchio si chiudesse idealmente e dopo la fine arrivasse inevitabilmente un nuovo inizio.
Foo Fighters Dave Grohl Viole Grohl
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