Aggrapparsi alla chitarra per stigmatizzare il male interiore.
È passato ormai un po’ di tempo, ma gli effetti del COVID sulle persone cominciano a manifestarsi in maniera decisa. Tralasciando quelli strettamente fisici (problemi gastrointestinali, disturbi del sonno e della concentrazione, tachicardia – solo per citarne qualcuno), è legata al cosiddetto long COVID anche tutta una serie di problematiche psicologiche, dalla depressione all’ansia, passando per l’instabilità emotiva e gli attacchi di panico.
Anche solo nell’ambiente musicale, le vittime di crolli psicofisici continuano ad aumentare, a riprova che non basta essere soddisfatti della propria vita professionale per scampare alla mannaia di cui sopra. Mike Patton, Fernando Ribeiro, Duff McKagan e molti altri sono caduti sotto il peso dell’instabilità mentale, rendendolo pubblico e facendo in qualche modo sentire meno soli coloro che soffrono delle stesse patologie. Proprio il biondo bassista dei Guns N’Roses ha recentemente sofferto di attacchi di panico gravi, e ha deciso di mettersi a nudo scrivendo una canzone ad hoc proprio per cercare di trovare un appiglio.
Il pezzo in sé è piacevole, nel tipico stile acustico di Duff, fatto di melodie e parole semplici che risultano orecchiabili e confortevoli al primo ascolto. Ma è il fine quello che rende il progetto davvero nobile: cercare di sensibilizzare sia chi soffre di questi disturbi, sia chi gli vive accanto. Solo grazie all’affetto e all’aiuto delle persone care si può trovare una strada fuori dal tunnel, e a poco serve far da soli da una parte o bollare il tutto come “menate” dall’altra. Prendersi cura della propria mente è importante tanto quanto farlo del proprio corpo, e se serve aiuto chiedere una mano è il minimo che si possa fare per volersi un po’ di bene. Lode a Duff per aver lanciato un messaggio così ovvio – ma ancora tremendamente tabù – dalla sua posizione mediaticamente privilegiata: forse non aiuterà il mondo a cambiare, ma basta che una persona sola esca dal buco grazie a questa imbeccata sotto forma di ballata e il tutto avrà avuto un senso. Alla fine, riappropriarsi di se stessi è l’unico modo per ricominciare a vivere.
↦ Leggi anche:
Grace McKagan: Surrender
Guns N' Roses: Absurd
Mike Squires: Deadly Toxic Nucular Deth