Type-Electro-Negative.
Peter Steele se n’è andato tredici anni fa. Così, lasciando un po’ tutto in sospeso. Partendo dai Carnivore, ha regalato ai posteri quintalate di musica ottima e soprattutto originale, e gli album dei Type O Negative sono lì a dimostrarlo. Chissà cosa avrebbe fatto dopo… come del resto ci chiediamo qui.
Ecco, se qualcuno volesse giocare all’and if – ma senza ricorrere ai trucchetti dell’intelligenza artificiale – i Cattac fanno per voi. Perché è innegabile che la voce di Jens Helmis sia davvero molto, molto simile a quella di Peter. La differenza la fa il suo compagno di band, Christian Schinköthe, che invece di inchinarsi di fronte al dio metallo doommato, si lascia possedere dal fascio fluorescente (seppur in nero) dell’electrogoth.
Ecco allora che Don’t Go! è il riempipista che Peter avrebbe tanto voluto fare, per vedere le sue fidanzate ballare con le rispettive fidanzate. Martellante, precisa ma non per questo priva di umanità, l’EBM in chiave moderna dei Cattac è quel sound familiare che in qualche modo mancava oggigiorno, in cui la minimal sembra avere il sopravvento su soluzioni sonore più articolate e cariche di sudore. Un singolo che fa il suo dovere: incuriosire l’ascoltatore per farlo poi andare, probabilmente, ad ascoltarsi l’album intero. Lì troverà altre sorprese, ma nessuna delusione, a riprova del fatto che Don’t Go! non è uno specchietto per le allodole, ma davvero un antipasto gustoso prima dell’abbuffata soddisfacente.
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