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Bodywash: Massif Central
Uniti per non perdersi

Sentirsi straniero all’improvviso.

In un’epoca di migrazioni e di frontiere, il diritto alla cittadinanza è un tema costantemente d’attualità, perché riguarda migliaia di persone ogni giorno. Fare parte della comunità o esserne escluso permette di avere delle possibilità o di vedersele precluse e determina la differenza tra vivere il presente e poter progettare il futuro.

Massif Central, brano scelto come singolo per promuovere I Held the Shape While I Could, il nuovo album del duo canadese Bodywash, è una storia di inquietudine e smarrimento dovuta proprio a una questione burocratica riguardante la cittadinanza. Il chitarrista Chris Steward, infatti, è un inglese che vive a Montréal da molti anni, ma a causa di un errore amministrativo ha perso il suo status legale e dunque il diritto al lavoro. Mesi difficili in cui la prospettiva di vedere la propria vita in frantumi si è fatta via via più concreta e poi è stata finalmente scongiurata grazie al lavoro di avvocati specializzati.

«È tutto immateriale quando sei di passaggio, è solo un’altra croce da portare» canta Steward, descrivendo il proprio stato d’animo inquieto, mentre gli intrecci di chitarra corrono veloci dentro una nebulosa atmosfera shoegaze.

La sensazione che rimane è quella di perdersi dentro un labirinto, portandone addosso il peso anche quando si è riusciti a trovare la via d’uscita.

Bodywash Chris Steward Rosie Long Decter 

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