Mai dimenticare il passato per accettare serenamente il proprio futuro.
Avere come padre un personaggio famoso può essere difficile. Nel caso di Baxter Dury (figlio di Ian) non sono mancate le difficoltà, come ha raccontato nel suo ottimo libro Chaise Longue, che purtroppo a oggi non ha ancora trovato una distribuzione in Italia.
Ian aveva avuto un’infanzia difficile, accentuata dalla malattia che lo aveva colpito a soli sette anni (una poliomielite che gli aveva paralizzato la parte destra del corpo), segnandolo, e aggiungendo altro dolore ai vari abusi subiti. Troverà comunque riscatto nella musica, nel successo e nella popolarità che cercherà con determinazione e in modo ossessivo, mentre il figlio cresce in un ambiente stile racconto di Charles Dickens, tra l’affetto vero ma disattento del papà e della mamma e la figura di Pete Rush detto Sulphate Strangler (il soprannome vorrà pur dire qualcosa), una specie di factotum/spacciatore che è stato in fondo la tata del piccolo Baxter.
Sulla vita di Pete Rush dovrebbero fare un film: personaggio tipico di un mondo bohémien ormai scomparso che aveva avuto a che fare anche con Freddie Mercury, Led Zeppelin e Boy George, un omone con un cespuglio di capelli che incuteva timore solo a guardarlo e che morirà in cella per un infarto nel 1989.
Bexter Dury oggi sta per pubblicare il suo settimo album I Thought I Was Better Than You. Celebrate Me è uno dei brani che ne anticipa l’uscita e che conferma la qualità della sua proposta, accompagnato da un bel video che si muove tra riferimenti biblici: Maria Maddalena, Salomè, Falstaff e un diavoletto nel quale i più maliziosi potranno identificare proprio la figura del buon vecchio Ian.