Con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
All’età di 65 anni, Thurston Moore non ha perso la voglia di comporre dando nuove forme alla propria ispirazione. Del resto, chi per una intera carriera ha scelto di inseguire percorsi non convenzionali, curando avanguardie sonore con dedizione e con straordinario talento, sa trasferire in musica pensieri e stati d’animo con assoluta libertà creativa.
Così, se negli ultimi anni è passato dalle più consolidate architetture musicali di By the Fire ai percorsi ipnotici offerti dalle sperimentazioni chitarristiche di Screen Time, oggi è il momento di spaziare ancora, affiancando alle atmosfere oscure e avvolgenti di Hypnogram la ballata elettrica Isadora. Due episodi che evidenziano come Moore senta la necessità di smarcarsi ancora dalla propria comfort zone per tratteggiare il suo personale quadro utilizzando colori nuovi.
Isadora Duncan, a cui il brano è dedicato, è considerata la figura di riferimento per la nascita della danza moderna. Una personalità coraggiosa e dirompente in grado di abbattere muri e convenzioni e a cui Thurston Moore non può che sentirsi affine. Distorsioni e melodie che raccontano una storia condivisa capace di volgere lo sguardo al futuro senza il timore di rompere gli schemi.
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