Certe leggende di Manchester colpiscono ancora.
Surreali, folli, ironici, quei vecchietti degli A Certain Ratio non hanno ancora esaurito le pile e, a differenza di molti loro contemporanei, non hanno voglia né di attaccare gli strumenti al chiodo né di restare attaccati al carrozzone del revival campando di rendita. Dalla loro, una enorme ispirazione continua, che permette di continuare a pubblicare lavori ben sopra la media che non fanno sbadigliare i fan ai concerti.
Ne è un fulgido esempio questa SAMO, poco meno di tre nervosissimi minuti dove i sempre presenti Martin Moscrop, Jez Kerr e Donald Johnson (qui affiancati da Ellen Beth Abdi, Tony Quigley e Matthew Steele) impastano free jazz, intuizioni world (con massicce dosi di afro), svisate funk, una spruzzata di elettronica e post-punk primordiale con i piedi a dieci centimetri da terra e gli occhi puntati sull’universo.
Il videoclip d’accompagnamento che usa le opere di Jean-Michel Basquiat (“SAMO” era il suo tag per i graffiti) animandole in un cartone allucinato e allucinante è la ciliegina sulla torta di un lavoro invidiabile da parte di una band che non è mai scesa a compromessi, preferendo da sempre di gran lunga la qualità piuttosto che il facile successo. Chapeau!
A Certain Ratio Martin Moscrop Jez Kerr Donald Johnson
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