Una lunga e sincera amicizia, un diabolico e affascinante girotondo.
Oltre a essere un sodalizio artistico, quella di Francesca Bono (frontwoman degli Ofeliadorme) e Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume) è prima di tutto una lunga e sincera amicizia. Un presupposto essenziale per quella che è di fatto una comunione di intenti e di gusti musicali dal quale è scaturita una proposta originale e assolutamente libera, frutto dell’istinto e dell’ispirazione.
Suono in un tempo trasfigurato è una raccolta di flussi creativi, che Bono e Burattini hanno assecondato nella loro natura e plasmato nelle loro forme, percorrendo insieme i passi generati dal loro comune sentire.
Quello che ne esce fuori è un labirinto di suoni e distorsioni, ipnotico e talvolta psichedelico, i cui attori principali sono un sintetizzatore analogico e una batteria: tribale e futuristico, semplice ma sfaccettato, sperimentale ma allo stesso tempo lineare nella struttura delle composizioni.
Le ossa è uno dei pochi brani in cui agli strumenti si aggiunge anche la voce di Francesca: non un cantato in senso tradizionale, quanto piuttosto un colore, una sottolineatura, un nuovo pezzo nel mosaico che finisce per incastrarsi precisamente all’interno di un quadro fatto di tinte oscure e atmosfere magnetiche, in un ritmo costante e drammatico che inghiotte come un vortice.
Un diabolico girotondo in cui è estremamente affascinante farsi trascinare.
Bono / Burattini Francesca Bono Vittoria Burattini Massimo Volume Ofeliadorme
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