Luppolo in coppe di metallo per una tedeschissima festa infernale.
Birre, borchie, barbe e via così, in un contesto festivo boschivo e ballabile, tanto per proseguire con le parole che iniziano per “B”. Benite bure abanti, laddove i sudori della terra crescono in volute gassose, mescolandosi ai fumi ghiacciati sparati dal palco. La festa folk dei Subway to Sally è tutta una paganissima sciarada di ubriaconi acuminati con gli occhi truccati di nero e la voglia di mattare. E il brano Was Ihr Wollt è il mestolo con cui gironzolare il mortaio ed evocare i simpatici demoni silvani e dilettarsi con loro.
Gente che sembra una versione tirolese dei Rammstein e anche per questo con molta simpatia li accogliamo, certi che il mondo derivativo abbia ancora bisogno di essere ispirato verso località oscure e mefitiche, ma senza violenza e urla. Si può danzare nell’ebbrezza di strumenti tipici alemanni e dell’idioma grasso e spigoloso sussurrato dal paciocco Michael “Bodenski” Boden, nipote di Sigfrido e di Dirk Bach.
Was Ihr Wollt è una mastodontica porchetta che ruota circolarmente nella nostra testa, ridanciando un metallo innocente, bonario e un po’ mesto. Non risolverà le incongruenze spirituali del nostro intimo disagiato, ma di sicuro risveglierà il puffo mietitore che giace in noi.
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