Gotta be jazz.
Hanno ragione gli amanti del jazz a lamentarsi. Da anni, infatti, quella che era sì una nicchia, ma piena di classe, è stata saccheggiata e stuprata da quelli che vogliono il denaro facile. Una serie di festival e uscite discografiche con personaggi quantomeno discutibili che di jazz al massimo possono avere la Honda. Per fortuna che il sottosuolo continua a fermentare, nicchia nella nicchia, e cercando si riescono a trovare ancora cose molto interessanti.
Questo quartetto, che vede unire il trio del quarantacinquenne Danese Mikkel Ploug (chitarrista eccellente, affiancato da Seán Carpio alla batteria e Jeppe Skovbakke al basso) al genio del sax Mark Turner, fa spavento, in senso buono ovviamente.
Mignon, und die Sonne geht unter è musica che ha radici profonde nel passato, ma di quella vibrante e genuina, tanto da non avere età. Qualcosa da sentire attentamente, dedicandogli tutto il tempo che necessita, magari ascoltando l’album intero, che mai scende sotto il livello qualitativamente alto di questo singolo brano.
Duole solo (ri)sottolineare che, per come vanno le cose, vi potete scordare di ascoltare certe perle alle prossime rassegne giaaas estive italiote.
L’ennesima – splendida – scoperta da parte di Jordi Pujol e la sua Blue Moon Producciones Discográficas.
Mikkel Ploug Group (feat. Mark Turner) Mikkel Ploug Group Mark Turner