Tante Feist, una sola Feist.
C’è qualcosa di profondo e di doloroso in questo ritorno di Feist, sei anni dopo Pleasure e i suoi suoni ruvidi.
Hiding Out in the Open, che anticipa il nuovo album Multitudes, è un brano coraggioso: affronta il tema dell’avere a che fare con i propri demoni e della necessità di affrontarli, poiché questo è quello che la vita ci mette di fronte.
Sono stati anni di grande cambiamento tutto intorno, e nella vita dell’artista si sono presentati momenti dolorosi ma anche grandi gioie. Del resto è così che veniamo messi alla prova ogni giorno: ci misuriamo con l’imprevedibilità dell’esistenza e con le conseguenze delle nostre scelte, e per esserne all’altezza dobbiamo incarnare diverse parti di noi, come se fossimo tante persone in una.
Le voci che si sovrappongono e che si armonizzano nel cuore di Hiding Out in the Open rendono bene questa immagine, così come le innumerevoli Leslie Feist clonate che ne interpretano il videoclip: la medesima persona che, pur rimanendo se stessa, è capace di trasformarsi in altre quando la vita lo chiede.
«L’amore non è una cosa che cerchi di fare», canta (anzi cantano insieme le molteplici) Feist, «ma è quello che ti costringe a essere te stessa». Forse la sintesi migliore di una sensazione così complessa.
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