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Everything but the Girl: Nothing Left to Lose
Passano per tutti

Everything but the Girl
Nothing Left to Lose

Baciarsi mentre il mondo va a pezzi.

Se avessero aspettato ancora un anno non sarebbero comunque arrivati in cima alla collina della speranza.

Ok, questa è sottile.

Sta di fatto che, a sorpresa, dopo due dozzine di moti di rivoluzione, gli Everything but the Girl tornano in scena annunciando un nuovo album (Fuse) in uscita ad aprile. Per farlo pubblicano un singolo, Nothing Left to Lose, che se da una parte è l’ideale seguito del discorso lasciato in sospeso con il precedente album Temperamental, dall’altra non nasconde che gli anni siano passati. Il che non è per forza di cose un male o un bene: è un dato di fatto.

Il loro flirtare pesantemente con soluzioni in bilico tra drum’n’bass più raffinata e dance colta è diventato un vero marchio di fabbrica che si è affinato ulteriormente nei 24 anni di silenzio. Ed è proprio il silenzio a farla da padrone, paradossalmente: se la traccia è innegabilmente ballabile e zeppa di suoni, gli stessi sono separati da una linea invisibile e silenziosa, che li rende sia distinguibili che egualmente importanti.

Al centro di tutto, la splendida voce di Tracey Thorn, una delle più belle e riconoscibili della sua generazione, che indubbiamente ha perso in cristallinità ma ha guadagnato sia in profondità che in spessore interpretativo. Le sfumature che riesce a esprimere valgono da sole l’ascolto iterato del brano, dove la classica formula delle frasi semplici e ripetute acquista qui una concretezza dura e dolorosa che verrebbe da definire inedita per il duo inglese. Quel “non c’è più nulla da perdere” dolceamaro, la presa di coscienza di essere ormai zeppi di cicatrici date dall’esistenza, tanto da voler desiderare “una pelle più spessa”, e la fragile ma decisa richiesta d’aiuto emotivo in quel “baciami mentre il mondo va a pezzi” descrivono alla perfezione il mood attuale di buona parte della popolazione occidentale over 40 che abbia conservato un minimo di animo e che fatica – letteralmente – a “ricominciare a vivere”, circondata com’è da odio, frustrazione, intolleranza e ipocrisia dilagante: Il mondo è cambiato, ma in peggio. Inutile prendersi in giro, lo sanno bene anche Ben Watt e sua moglie.

Un ritorno di cui, una volta tanto, avevamo davvero bisogno.

Everything but the Girl Tracey Thorn Ben Watt 

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Tracey Thorn: Queen

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