Ragazze in viaggio dalla valle della morte fino al paese delle meraviglie.
Quando nel 2013 Patty Schemel, batteria delle Hole, ha presentato il fratello Larry, ottimo chitarrista, a Bonnie Bloomgarden, altro non ha fatto che creare i presupposti per la nascita dei Death Valley Girls. Dopo quattro album (il quinto è in arrivo) la band pare finalmente aver trovato una dimensione indie-quasi-goth rock che in qualche modo li identifica.
E allora parliamo di questa Sunday, e della domenica in generale, una protagonista della storia della musica. I pensieri deprimenti e la ricerca di un cambiamento nascono guarda caso nel giorno più «silent and grey» (cit. Morrissey) della settimana, non basta una Sunday Morning Call degli Oasis a tirarci su, perché comunque è «Sunday morning and I’m falling» (cit. Velvet Underground): ci consolano comunque i Sonic Youth e il fatto che in fondo «Sunday comes and Sunday goes», ed è già pronto ad aspettarci il vero detentore del titolo di giorno bastardo, il lunedì.
Il bel video che accompagna il brano è opera del regista Arturo Baston e vede Alice, questa volta, non a rincorre il Bianconiglio ma, seguendo un disco volante, raggiungere un mondo psichedelico che attraversa con difficoltà e stupore fino a unirsi alla band in tempo per un intenso finale anni Sessanta.
Sunday è il terzo singolo presentato per anticipare il nuovo album Island in the Sky in uscita per la Suicide Squeeze Records. Gli altri due brani sono gli ottimi It’s All Really Kind of Amazing e What Are the Odds: per ora possiamo tranquillamente dire che non hanno sbagliato un colpo.
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