Visioni gotiche e celebrazioni criptiche.
Nati dalle ceneri dei gloriosi Spiritual Bats (band romana anni ‘90 dedita a un death/goth rock nero che più nero non si può – se ve li siete persi recuperate assolutamente il cofanetto antologico Origins and Transmutations), gli Spiritual Bat guidati da Dario Passamonti e Rosetta Garrì non hanno mai smesso di stupire gli ascoltatori con la loro miscela sonora e visiva (per i più curiosi, andate a cercare i lavori degli Alchimisti Painters) che – pur apparentemente somigliando a molte cose – continua a essere personale e riconoscibile. American goth, se volete, nella tradizione di mostri sacri quali Requiem in White e Mephisto Walz primissima maniera, risplendenti in tutta la loro nerezza scintillante, tanto oppressiva quanto espressiva.
Come questa Warrior e il suo splendido videoclip: impossibile resistere alla litania ossessiva per anime non morte, sorretta dalle note circolari e mantriche di Dario, mentre Rosetta (una delle eredi spirituali della Gitane Demone meno cabarettistica e più legata alla darkwave) dipinge paesaggi astratti e carichi di (appunto) spiritualità per un risultato che soddisfa appieno ogni piccolo figlio di pipistrello che è in noi.
Oggi come allora, il vampiro è duro a morire.
The Spiritual Bat Spiritual Bats Dario Passamonti Mephisto Walz Rosetta Garrì