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The National: Tropic Morning News
Preferisco stare in piedi

Il futuro è solo uno splendido sogno.

La voce di Matt Berninger inizialmente si rivolgeva alle generazioni che immaginavano il proprio futuro bussare alle porte degli anni Zero, facendone risuonare tutte le infinite possibilità e l’illusione che si avrebbe avuto la forza necessaria per superarne i fallimenti. Nel tempo la scrittura dei National ha acquisito una sensibilità universale, stabilizzandosi su livelli di intensità e di corale intimismo che non lascia fuori nessuno, così come confermato dal profondo interplay che si crea con il pubblico a ogni show.

Il singolo Tropic Morning News annuncia l’uscita (28 aprile) del nuovo First Two Pages of Frankenstein, quattro anni dopo I Am Easy to Find. In questa cesura temporale troviamo il croonerismo decadente di Serpentine Prison del 2020 a firma del solo Berninger, nonché innumerevoli progetti collaterali dei gemelli Dessner, come il recente How Long Do You Think It’s Gonna Last? di Aaron con Justin Vernon nei Big Red Machine o la classica contemporanea di Bryce in Impermanence/Disintegration.

Tropic Morning News racconta la difficoltà di ritrovare se stessi nel turbinio di una sovraesposizione di fatti e notizie che fanno sedimentare le interpretazioni, lasciando che il senso originario delle cose si disperda. La domanda è dove siano finiti tutti i momenti che abbiamo vissuto. Di tutta la vita passata c’è traccia da qualche parte dentro di noi, oppure è stato solo un sogno? Il drumming motorik definisce subito il perimetro di uno stream of consciousness baritonale di Berninger permeato dal chiaroscuro delle chitarre e da uno spleen funzionale alla costruzione del climax. Inutile dire che il suono è tipicamente “National”, senza retorica, avvolgente come le parole di chi riesce a convincerti che hai il coraggio per affrontare tutto e, magari, anche uscirne indenne.

The National Matt Berninger Big Red Machine Bryce Dessner Aaron Dessner Justin Vernon 

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