Biciclette, caffetterie e il freddo gelido ticinese.
Ecco il singolo che precede No shake, No Feels, l’esordio di imminente uscita (fissata per il 17 febbraio per Coypu e Marsiglia Records) di Starving Pets, il progetto solista di Andrea Sassano, già autore di tre album dal 2009 al 2015 con i Farmer Sea.
Il nome della band (“animali affamati”) crea già una prima selezione, con una ricerca fra social media e siti internet in cui le protezioni tendono a chiederti se tutto vada bene. Credo di sì, tranquilli: continuiamo (e in effetti l’idea del nome è proprio quella di musica come strumento di cura di piccoli animaletti in sofferenza). Poi parte la musica: una scala di grigi senza però essere semplicemente triste, e sembra di rivivere le emozioni che noi – uomini e donne ormai oltre la quarantina – abbiamo provato prima dell’arrivo dei 2000, quando una band di capelloni da Modesto, i Grandaddy, iniziava a far parlare di sé.
È solo una sensazione, ma mi sembra di esplorare di nuovo quel tipo di spazi, quasi a forzare le pareti della Pai Bikery di Torino, dove ci ritroviamo. C’è una luce, una liricità, in questa canzone che predispone realmente a riprovarci, a ripartire da capo e a fare il proprio al meglio, proprio come Andrea, l’oste impegnato nella preparazione e nel servizio presente nel video di Luca Vigliani.
Va davvero tutto bene? Non ne siamo certi, ma proviamo a portare avanti le nostre convinzioni, la nostra missione: ricominciare, nonostante tutto. Fetta di torta, bicicletta e pedalare. E soprattutto, cuffia calata sulla fronte a evitare le gocce di immancabile pioggia.
Starving Pets Grandaddy Andrea Sassano
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