New Music

Una volta alla settimana compiliamo una playlist di tracce che (secondo noi) vale davvero la pena sentire, scelte tra tutte le novità in uscita.

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... Tutte le tracce che abbiamo recensito dal 2016 ad oggi. Buon ascolto.

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A volte è necessario approfondire. Per capire da dove arriva la musica di oggi, e ipotizzare dove andrà. Per scoprire classici lasciati indietro, per vedere cosa c’è dietro fenomeni popolarissimi o che nessuno ha mai calcolato più di tanto. Queste sono le storie di HVSR.

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Rap-pop da ballare duro.

Ventiquattrenne rapper estroso da Morden, South East London. Poco lontano da Wimbledon (zona Fulham calcisticamente parlando), il nostro Master Peace ha sempre dimostrato carisma, Angst generazionale e vezzi in grado di trascinare il proprio pubblico in caciare pop godibilissime.

Così, quando una certa Veronica ha iniziato a fare gli occhi dolci via messaggio il nostro ha perso la trebisonda. Anthem street rock, luci strobo in mezzo alla pista e silhouette magiche. Sigarette sospette, drink griffatti «making me lose my mind» bercia il nostro in maniera irresistibile. Vien voglia di ballare male, sudati, con il fare elegante di Spud e la cattiveria di Begbie. E invece qui c’è solo gioia, una ragazza che tira le fila e trascina Master Peace su e giù per il locale, alzando i picchi di un brano che dà il meglio di sé sparato a ranza, in concomitanza con un tasso alcolemico alle stelle e tutti i feromoni impazziti.

Facile pensarlo come figlio spurio e illegittimo di Mike Skinner – che con questa roba, come The Streets, ci ha fatto un bel po’ di fortuna – ma qui c’è più beata cazzutaggine e la voglia di divertirsi, anche rischiando di prendersi pesci in faccia.

Impossibile non amare Peace Okezie, che fa man bassa di musica bianca e nera, alta e bassa, frullando il tutto alla massima velocità: se non succede anche a voi, fidatevi, è perché ancora non lo conoscete, o forse perché siete astemi.

Master Peace Peace Okezie 

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