Cassette nel cassetto delle memorie che (ri)prendono vita.
Le cose riposte in un cassetto hanno una storia. Per lo più le mettiamo lì perché “non si sa mai, possano servire”, ma poi ce le dimentichiamo. Continuiamo a vederle, ma diventano parte integrante di quella natura morta e spesso ci scordiamo il motivo per cui siano state conservate così a lungo, magari per anni. Poi l’illuminazione: per qualsivoglia motivo cambia il punto di vista e quel qualcosa conservato e ormai destinato a diventare un tutt’uno con il mobile diventa fonte di ispirazione. Prende vita e si trasforma in un punto di partenza nuovo, eccitante, emozionante.
È la stessa cosa che è accaduta con The Cut dei malQuevada, neonato progetto del torinese Luca Rizzetto. Da anni vive in Liguria, e forse il cambio di prospettiva gli ha fatto venir voglia di rimettere mano a dei bozzetti preparati nel lontano 1994 per una sua vecchia band, gli Onix on Fire. Proprio da quelle sessioni (ri)nasce questo brano, singolo/antipasto per un album che verrà pubblicato presumibilmente nel 2023.
Affiancato da Silvia Pellegri e Max Marcolini, Luca ci regala quattro minuti e mezzo di pura new wave chitarristica, con un riff mantrico dove riecheggiano sentori neofolk sullo sfondo romantico e sognante: un brano che, se da una parte non fa gridare al miracolo, certamente sarebbe stato un peccato venisse perso a favore di chissà cos’altro. La passione di Luca è genuina e sentita, e traspare in ogni singola nota suonata e cantata qui. Inutile dire che con questi presupposti la curiosità per il lavoro sulla lunga distanza sia davvero molta.