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Jenny Hval: Buffy
Chi è quel maiale che ha nascosto una microcamera nel lampadario?

Jenny, l’ammazzavampiri.

Dopo che tutti i nerd l’hanno sognato e sperato (vedi il nostro articolo sul geek rock), Jenny Hval – da sempre influenzata da argomenti vampireschi o quantomeno legati al sangue (vedi Blood Bitch del 2016, non a caso) – finalmente ha accontentato tutti: ha scritto una canzone su Buffy l’ammazzavampiri.

Buffy, il suo ultimo brano, inizia, come di consueto, con un’improvvisazione sul sintetizzatore, a cui si aggiungono alcune parole al volo – proprio così come vengono – sull’eroina, a partire da un esemplificativo «Questo è il motivo per cui la amo». La canzone riecheggia cupa, con la voce acuta e adorabile della Hval che taglia in modo strano e sicuro tutto ciò che di nerd potrebbe esserci. Per dirla con parole sue: «Buffy non è una canzone su una cacciatrice, una supereroina o un’icona femminista. Semmai, è una canzone sulla speranza, ma in modo discreto ed episodico. Perché per me la speranza è più piena di speranza quando è presentata in modo sottile».

La Hval è solita giocare con tematiche ipercontemporanee iperfemministe, ma – lo possiamo dire – è una delle poche che con queste cose ci sa fare, senza eccedere nelle banalità e nelle ormai piuttosto scontate derive specifiche. Un pezzo del genere ne è l’esempio eclatante: non si nasconde del tutto, ma ti chiede di darle un po’ di tempo per entrare a far parte del suo mondo misterioso. Ne vale la pena: quello rivelato non sarà proprio un universo soprannaturale, ma ti permetterà di staccarti, sognante, dalla tua quotidianità. E forse anche dai tuoi pregiudizi.

Jenny Hval 

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Jenny Hval: Accident

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