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Fruit Bats: Waking up in Los Angeles
Indie folk hipsters in una serena mattina losangelina

Fruit Bats
Waking up in Los Angeles

Dolcezza, malinconia e pipistrelli della frutta per niente alla frutta.

Waking up in Los Angeles rappresenta il primo nuovo materiale composto dai Fruit Bats dal comunque super recente The Pet Parade del 2021 ed è già bello tornare a sentirli. Eric D. Johnson è un chitarrista che tutto sommato non ha mai smesso di esercitare un certo fascino specifico. C’è anche da dire che la carriera della sua band principale – anche se tutti si ricordano di più degli Shins – risale al ‘97, in quel di Chicago.

I pipistrelli fruttosi indie folk hanno infatti pubblicato un’altra dolce gemma la cui dolcezza specifica si adatta perfettamente alla città di cui canta. La melodia prende il suo tempo, come in una di quelle comuni mattinate lente a svegliarsi, soleggiate, usando un semplice arrangiamento per tenerti in un’ambientazione comunque familiare. «Well, we all want a home – metaphorical or real / Some place to make us feel whole». Ecco, è questo quello che si sta cercando se si ascolta questo tipo di musica, no?

Il colore rilassato della canzone contrasta comunque in bella maniera con il testo, che sembra avere un significato molto più complesso, come commenta lo stesso Johnson: «Questa è una canzone triste mascherata da felice. O forse viceversa? […] Riguarda le case spirituali, la geografia del cuore e il risveglio in un mondo strano e duro dove gli uccelli cantano ancora». C’è il riconoscimento che non può esistere nulla di buono senza qualcosa di cattivo, o forse non può esistere nulla di cattivo senza una sorta di bontà, e i Fruit Bats cercano disperatamente di trovare conforto in una realizzazione del genere.

Uscire dal letto con una stridula pennata di chitarra, shaker e un vivace ritmo di batteria: basta forse ancora questo per assaporare un buon brano indie folk sulla scia di quelli vanno e sono sempre andati per la maggiore (vero, Bright Eyes?).

Fruit Bats Eric D. Johnson The Shins 

↦ Leggi anche:
The Shins: The Great Divide

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