Due fratelli, il synth pop e il fantasma di Elvis.
Gli Holy Knives sono una band formata da due fratelli originari di New Orleans, Kyle Valentine (che abilmente esprime il suo talento a colpi di synth) e Kody (ottima voce baritona che unisce intensità e indiscutibile fascino). Il rischio quindi era quello di andare semplicemente ad alimentare l’infinito elenco delle formazioni elettroniche composte da due elementi.
La possibilità di catturare l’attenzione doveva quindi necessariamente passare attraverso la capacità di creare costruzioni musicali immediate in grado di combinarsi in maniera micidiale con vocalità interessanti, cosa che trova per esempio negli Yazoo di Vince Clarke e Alison Moyet e nei Soft Cell di Marc Almond e David Ball un punto di riferimento essenziale.
La maturazione dei Valentine-bros passa indubbiamente attraverso questo Lead Me There, notevole balzo in avanti nella loro produzione: la voce di Kody ti avvolge, come spesso avviene, catturando immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore senza dargli tregua. Contemporaneamente, l’atmosfera elettrodark viene alimentata da una costruzione sintetica che accompagna magnificamente le parole, attraverso arrangiamenti che mettono in evidenza come il duo stia progressivamente crescendo di intensità.
Kody Valentine buca il video: come un Elvis Presley elettrico finisce per trovare la chiave giusta per rendere il brano assolutamente degno di nota. L’ambientazione della clip fa il resto. Accanto, la ricerca certosina sui synth del fratello Kyle a tratti finisce con il ricordare proprio David Ball dei Soft Cell, e non solo per il baffo.
Insomma, gli Holy Knives hanno la possibilità di ritagliarsi un loro spazio e sembrano aver trovano la strada giusta da percorrere.