Biancaneve e i sette porcellini con le ali.
Ah il rock! Quello sporco, grezzo, senza fronzoli. Quello fatto di Marshall e Orange zeppi di bruciature di Marlboro sulle testate e segni evidenti di decine di bicchieri di superalcolici appoggiati e versati. Quello sudato, vissuto, vivido. Quello che racchiude le infinite gradazioni degli Stooges, dei Motörhead, degli Sleep. Quello che non aveva paura di flirtare con le cose zozze degli Hawkwind o degli MC5. Quello che quando per caso passava su qualche rivista patinata faceva dire ai più “che schifo”. Quello dove la cosa più glamour poteva essere solo la bile dell’hangover.
Quello che da quasi un decennio i Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs di Newcastle continuano a suonare con convinzione spaccando qualsiasi cosa si trovi sul loro cammino.
A febbraio usciranno con il nuovo album, il quarto, intitolato Land of Freedom qui anticipato con Mr Medicine. Un barile putrido zeppo di fuzz che si scaglia contro l’ascoltatore annichilendolo, ma facendolo sentire anche maledettamente vivo: una spirale monocorde che distrugge le miriadi di icone posh che a loro volta stanno massacrando il senso di una musica che era tutt’altro che fine.
I Maiali x 7 sono qui per dimostrarci che un’alternativa c’è. Letali.