New Music

Una volta alla settimana compiliamo una playlist di tracce che (secondo noi) vale davvero la pena sentire, scelte tra tutte le novità in uscita.

Tracce

... Tutte le tracce che abbiamo recensito dal 2016 ad oggi. Buon ascolto.

Storie

A volte è necessario approfondire. Per capire da dove arriva la musica di oggi, e ipotizzare dove andrà. Per scoprire classici lasciati indietro, per vedere cosa c’è dietro fenomeni popolarissimi o che nessuno ha mai calcolato più di tanto. Queste sono le storie di HVSR.

Autori

Chi siamo

Cerca...

Philip Selway: Check for Signs of Life
Mi pesa la (Radio)head

Canzoni nella penombra delle eclissi.

Con Familial, pubblicato nel 2010, Philip Selway aveva esposto le proprie rifrazioni più nascoste attraverso una scrittura apparentemente fragile e sottile, vicina a un folk umbratile di stampo drakeiano e con introflessioni alla Elliott Smith. Quattro anni dopo, Weatherhouse rimarcava la propria indiscutibile discendenza dai Radiohead, da cui però si avvertiva nello stesso tempo l’urgenza di uno smarcamento in termini di elaborazione personale di un pop evoluto. Che Selway avesse le idee chiare riguardo alla direzione da intraprendere al di fuori del dualismo magnetico segnato dal perimetro Yorke/Greenwood, si deduceva anche dalla soundtrack composta nel 2017 per il film Let Me Go, diretto da Polly Steele.

Il 24 febbraio 2023 uscirà, ancora per Bella Union, il nuovo album Strange Dance, anticipato dal singolo Check for Signs of Life, brano che conferma una sensibilità che si muove nella penombra delle eclissi nei rapporti umani. Selway canta sommessamente «it’s in the cracks we wait»: è proprio nelle crepe che si attende la speranza, quando si alzano i muri e si sente che la vita è cambiata per sempre. Il songwriting è vicino al disincanto di John Grant per il modo di coniugare il respiro cantautorale con una magniloquenza compressa da una dinamica sottotraccia.

Le note di piano si intersecano armonicamente con l’andamento degli archi, creando una rappresentazione cinematica dell’ambiente emotivo, soprattutto nell’inattesa apertura a metà brano destinata a chiudersi circolarmente nella ripresa del mood iniziale. In realtà, tutta la traccia sembra essere attraversata da una sospensione di malinconia autunnale, una sorta di sindrome del tramonto che si manifesta quando la luce diminuisce e si vive solo nella prospettiva di una nuova alba.

Radiohead Philip Selway 

↦ Leggi anche:
Radiohead: Burn The Witch
Radiohead: I Promise
R.E.M. & Thom Yorke: E-Bow the Letter
Burial (feat. Four Tet & Thom Yorke): Her Revolution / His Rope
Peter Frampton Band: Reckoner
Thom Yorke (feat. Radiohead): Creep (Very 2021 RMX)
Radiohead: If You Say the Word
The Smile: You Will Never Work in Television Again
The Backseat Lovers: Growing / Dying
Kid A e l'insostenibile pesantezza dell'essere i Radiohead

Vuoi continuare a leggere? Iscriviti, è gratis!

Vogliamo costruire una comunità di lettori appassionati di musica, e l’email è un buon mezzo per tenerci in contatto. Non ti preoccupare: non ne abuseremo nè la cederemo a terzi.

Nelle ultime 24 ore si sono iscritte 4 persone!