Nuocere gravemente alla salute come stile di vita.
Non è dato sapere se il titolo del nuovo singolo dei Cigarette After Sex sia uno scherzo voluto nei confronti della band di John Lydon o se sia frutto del caso. Sta di fatto che la cosa fa sorridere, molto.
E di sorrisi bisogna fare scorta per affrontare al meglio Pistol, dato che di up qua c’è ben poco. La band di El Paso, Texas, è padrona nel miscelare sapientemente dream pop, shoegaze, slowcore e indie rock, e continua qui il percorso lasciato in sospeso da Cry, l’album uscito ormai tre anni fa, che in qualche modo li aveva eletti paladini di un certo modo di intendere e interpretare la musica.
È un acquarello fragile e delicato quello dipinto dalle note dei Nostri, colori soffusi per un quadro ambient da far dondolare nell’aria al centro di una stanza vuota. La sensazione di impalpabilità permea ogni secondo di questi quattro minuti e va a compensare i pensieri malinconicamente semplici (ma nondimeno toccanti) che affogano nelle poche parole scelte per un testo che è sì canzone d’amore, ma solo per un cuore spezzato tenuto assieme da uno spago.
Se le premesse sono queste, l’hype che circonda l’uscita del nuovo album è più che giustificato: nel suo genere, una delle band del decennio.